Savio

Il fiume Savio è uno dei più importanti corsi d’acqua dell’Italia settentrionale, che scorre per circa 126 km attraverso le regioni dell’Emilia-Romagna e della Toscana. Nasce a Cerreto Alpi, una piccola frazione del comune di Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, ad un’altitudine di circa 1.400 metri sul livello del mare, sul versante nord-occidentale del Monte Fumaiolo, nelle Alpi della Luna.

Il fiume attraversa diversi comuni della Romagna e della Toscana, tra cui Mercato Saraceno, Cesena, Bertinoro, Forlì, Castrocaro Terme e Terra del Sole, e infine sfocia nel Mar Adriatico nei pressi di Cervia, in provincia di Ravenna.

È un fiume di medie dimensioni, con una portata media di 30,5 m³/s, che varia notevolmente in base alle stagioni e alle precipitazioni. La sua lunghezza totale è di circa 126 km, e il suo corso, oltre ad essere pittoresco, è anche ricco di storia e cultura.

Il corso d’acqua ha diversi affluenti, tra cui il Fosso della Fabbrica, il Rio Maggiore, il Rio della Valle, il Rio degli Alberelli, il Rio Santerno e il Fiume Bidente. Questi fiumi contribuiscono a fornire una quantità significativa di acqua al fiume.

Ad oggi, il fiume ha una grande importanza per la sua biodiversità e per le attività umane che si svolgono lungo le sue rive. Le sue sorgenti e le aree circostanti sono protette da una riserva naturale, mentre le sue acque sono utilizzate per l’irrigazione dei campi e la produzione di energia idroelettrica.

Inoltre, il fiume è un’importante fonte di turismo e svago per la zona circostante. Le sue rive offrono una grande varietà di attività all’aria aperta, tra cui escursioni, pesca, canoa, kayak e rafting.

La storia del fiume risale a molti anni fa, quando la zona circostante era abitata da popoli antichi come i Romani. Questi popoli utilizzavano l’acqua del fiume per l’agricoltura e il trasporto, e alcune testimonianze della loro presenza sono ancora visibili lungo le rive del fiume.

In conclusione, il Savio rappresenta un’importante risorsa per la zona dell’Emilia-Romagna e della Toscana. La sua bellezza naturale e la sua storia lo rendono un sito di grande importanza culturale e turistica, nonché un’importante fonte di acqua e di energia per la regione.

Le principali località lungo il Savio : cosa vedere

Il fiume Savio attraversa numerose località che offrono molte attrazioni turistiche e naturali.

Partendo dalle sorgenti del fiume a Cerreto Alpi, si può visitare la Riserva Naturale delle Sorgenti del Savio, un’area protetta che si estende per circa 800 ettari. Qui si può ammirare la bellezza delle sorgenti del fiume e della fauna selvatica che le abita, come la lontra europea, il tasso, il cervo e il cinghiale.

La città di Mercato Saraceno, situata lungo il corso del fiume, è una località antica e affascinante, con il suo centro storico ben conservato e la bella Piazza del Popolo. Qui si può visitare il Museo Archeologico, che ospita una collezione di reperti risalenti all’epoca romana.

Cesena è un’altra città importante che si affaccia sul fiume. Qui si può visitare il bellissimo centro storico, con il suo castello e la Biblioteca Malatestiana, una delle biblioteche più antiche e importanti del mondo. Da non perdere anche la Pinacoteca Comunale, che ospita opere di artisti locali e internazionali.

Bertinoro è una pittoresca cittadina medievale situata sulle colline che circondano il fiume. Qui si possono ammirare le splendide viste panoramiche sulla valle del fiume e visitare la Rocca, una fortezza risalente all’XI secolo. Bertinoro è anche famosa per la produzione di vini pregiati come il Sangiovese e l’Albana.

Forlì è un’altra città che si affaccia sul fiume, con un interessante patrimonio storico e artistico. Qui si possono visitare il Museo Archeologico, il Museo di San Domenico e la Chiesa di San Mercuriale, uno dei principali monumenti della città.

Castrocaro Terme e Terra del Sole è una località termale situata sulle rive del fiume, nota per le proprietà curative delle sue acque termali. Qui si può visitare il Parco delle Terme, una splendida oasi verde con piante secolari e fonti termali.

Infine, il Savio sfocia nel Mar Adriatico nei pressi di Cervia, una popolare località balneare con spiagge sabbiose e una vivace vita notturna. Qui si possono praticare numerose attività sportive acquatiche come il windsurf, il kitesurf e la vela. Da non perdere anche il Museo della Salina, che racconta la storia della produzione del sale nella zona.

Accadde qui

Il fiume Savio, che scorre tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, ha una lunga storia che risale all’antichità. Lungo le sue rive si sono verificati eventi storici e leggende che ne hanno arricchito il patrimonio culturale.

Una delle leggende più famose riguarda il Castello di Galeazza, situato lungo il corso del fiume. La leggenda narra che al suo interno viveva una giovane donna di nome Ginevra, che era innamorata di un giovane cavaliere. Tuttavia, il padre di Ginevra non approvava la loro unione e li separò. Ginevra si rifugiò nel castello, dove morì per il dolore e la solitudine. Si dice che il suo fantasma ancora oggi si aggiri tra le rovine del castello.

Altri eventi importanti si sono verificati lungo il fiume. Nel 49 a.C., durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, il corso d’acqua fu teatro di uno scontro tra le due fazioni. Cesare, che si trovava in fuga, riuscì a superare il fiume grazie alla sua abilità di comandante.

Nel 1183, il fiume fu il luogo di una battaglia tra il Comune di Forlì e il Comune di Ravenna. La guerra durò diversi anni e vide Forlì prevalere sui suoi rivali.

Nel 1502, Leonardo da Vinci visitò il fiume durante uno dei suoi viaggi in Romagna. In quella occasione, il grande artista e inventore prese appunti e disegni sulla conformazione del fiume e sulle sue sorgenti.

Oggi, il Savio è un importante elemento del patrimonio culturale della regione e un’attrazione turistica. Le sue acque sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica e per l’irrigazione dei campi agricoli circostanti. Lungo le sue rive si possono praticare diverse attività all’aria aperta come il kayak, il rafting e la pesca.