
Il fiume Sile è un importante corso d’acqua del nord-est d’Italia che attraversa le province di Belluno, Treviso e Venezia. Nasce sulle pendici del Monte Pizzoc, nelle Prealpi Trevigiane, a un’altitudine di circa 1.000 metri sul livello del mare. La sua sorgente si trova nella località di Faller, nel comune di Tambre, in provincia di Belluno.
Da qui, il fiume attraversa le province di Treviso e Venezia, per poi sfociare nel Mar Adriatico, presso la località di Jesolo, dopo aver percorso una lunghezza di circa 95 chilometri.
È considerato uno dei fiumi più importanti del Veneto per la sua bellezza e la sua importanza ecologica. Lungo il suo corso, infatti, attraversa numerose riserve naturali e zone umide, diventando un importante habitat per numerose specie di animali e piante.
Il fiume è caratterizzato da una portata molto variabile, che dipende dalle precipitazioni e dalle stagioni. Durante l’estate, infatti, può avere portate molto basse, mentre durante la stagione invernale, può raggiungere livelli molto alti.
Il bacino ha un ruolo molto importante per l’economia della zona, in quanto fornisce acqua per l’irrigazione dei campi e delle colture, ma anche per la produzione di energia elettrica grazie alla presenza di diverse centrali idroelettriche lungo il suo corso.
È stato anche al centro di importanti progetti di tutela ambientale, volti alla salvaguardia delle zone umide e delle specie animali e vegetali che popolano il suo corso. Nel 1984, è stata istituita la Riserva Naturale Regionale del fiume Sile, un’importante area protetta che si estende per circa 4.000 ettari lungo il corso del fiume.
La Riserva Naturale Regionale del fiume Sile ospita numerose specie di uccelli acquatici, come la folaga, il tuffetto, il cormorano e il germano reale, ma anche diversi mammiferi, come la lontra e il tasso. Inoltre, è un importante luogo di riproduzione per numerose specie di pesci, tra cui il cavedano, il temolo e la trota marmorata.
In conclusione, questo è un importante corso d’acqua del nord-est d’Italia, che attraversa le province di Belluno, Treviso e Venezia, per poi sfociare nel Mar Adriatico. Lungo il suo corso, attraversa numerose riserve naturali e zone umide, diventando un importante habitat per numerose specie di animali e piante. Grazie alle importanti misure di tutela ambientale che sono state adottate nel corso degli anni, rappresenta oggi un importante patrimonio naturalistico della regione Veneto.
Le principali località lungo il Sile: cosa vedere
Il fiume Sile attraversa numerose località del Veneto, dalle montagne alle pianure, fino ad arrivare al mare, offrendo diverse possibilità di visita e scoperta dell’ambiente circostante.
La prima località attraversata dal fiume è Tambre, in provincia di Belluno, dove nasce il corso d’acqua. Qui si possono visitare le montagne circostanti e godere di panorami mozzafiato, oppure fare una passeggiata lungo le rive del fiume e ammirare la natura che lo circonda.
Una delle località più importanti attraversate dal corso d’acqua è Treviso, città famosa per i suoi canali e i suoi monumenti storici. Qui, si può fare una piacevole passeggiata lungo le rive del fiume, attraversando il Parco Naturale Regionale del fiume Sile, e ammirare la sua bellezza naturale. Inoltre, a Treviso si possono visitare il Duomo, il Palazzo dei Trecento e il Museo Civico, tra le principali attrazioni turistiche della città.
Proseguendo lungo il corso d’acqua, si incontrano numerose altre località, come Casale sul Sile, Cendon di Silea, Roncade e Quarto d’Altino. Qui si possono visitare le chiese e i castelli medievali, oppure godere delle bellezze naturali del fiume attraverso escursioni in bicicletta o a piedi.
Infine, il fiume raggiunge la città di Jesolo, dove sfocia nel mare Adriatico. Qui si possono visitare le spiagge e godere del mare, oppure visitare il centro storico della città, con il suo campanile e la chiesa di San Giovanni Battista, o il Parco Naturale Regionale del fiume Sile, che si estende fino alle sue foci.
In sintesi, lungo il corso del fiume si possono visitare numerose località e attrazioni turistiche, dalle montagne alle pianure, fino al mare, tutte caratterizzate dalla bellezza naturale del fiume e dei suoi dintorni.
Accadde qui
Il fiume Sile ha una lunga storia che risale all’epoca romana e che ha visto susseguirsi numerosi avvenimenti storici e leggende.
Uno dei primi avvenimenti storici documentati risale al 49 a.C., quando il generale romano Giulio Cesare decise di attraversare il fiume con le sue truppe per raggiungere l’Istria, nell’ambito delle sue campagne militari in Gallia.
Nel 1378, durante le Guerre del Vespro, il corso d’acqua fu teatro della famosa Battaglia di Castagnaro, in cui le truppe di Padova, Verona e Vicenza sconfissero l’esercito di Giovanni Ordelaffi, signore di Forlì.
Sempre durante il Medioevo, la leggenda narra che il bacino fosse abitato da un drago che terrorizzava la popolazione locale. Il drago venne ucciso da un cavaliere coraggioso che lo trafisse con la sua lancia, liberando così il fiume e la zona circostante dalla sua presenza malefica.
Nel XIX secolo, il rivolo divenne un’importante via di trasporto per il legname proveniente dalle montagne circostanti, che veniva trasportato lungo il fiume fino alle città costiere. Inoltre, la presenza di numerose centrali idroelettriche lungo il suo corso diede un forte impulso all’economia locale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il fiume fu teatro di numerosi scontri tra le truppe naziste e quelle alleate. In particolare, la zona attorno al ponte di Quinto di Treviso fu teatro di un’importante battaglia tra le truppe tedesche e quelle polacche.
Oggi, il fiume Sile rappresenta un importante patrimonio naturalistico e culturale della regione Veneto, con numerose riserve naturali che proteggono la sua bellezza e le sue specie animali e vegetali. È anche una meta turistica molto apprezzata per le sue bellezze naturali e le numerose attività che offre, come il cicloturismo, il birdwatching e la pesca sportiva.