
Il fiume Tusciano è uno dei corsi d’acqua più importanti del territorio campano, situato nella provincia di Salerno. Esso nasce nel comune di Sarno, a circa 300 metri di altitudine, e si sviluppa per una lunghezza di circa 30 chilometri prima di sfociare nel Golfo di Salerno.
Il fiume ha la sua fonte principale nel monte Polveracchio, dalle cui pendici scaturisce una sorgente che lo alimenta. Durante il suo percorso, il corso d’acqua riceve l’apporto di numerosi affluenti, tra cui il torrente Tenza e il fiume Solofrana.
Il rivolo è stato a lungo considerato un importante sostentamento per la popolazione locale, sia dal punto di vista idrico che da quello agricolo. Infatti, il Tusciano ha permesso lo sviluppo di numerose coltivazioni di piante da frutto e ortaggi, grazie alla presenza di sistemi di irrigazione.
Oltre al suo ruolo fondamentale nell’economia locale, il fiume ha una grande valenza ambientale e paesaggistica, con la presenza di una rigogliosa vegetazione e di una fauna variegata, che comprende specie come la lontra, il martin pescatore e il cormorano.
Storicamente, ha avuto un ruolo importante anche in ambito culturale e religioso: lungo le sue sponde si trovano numerosi monumenti storici, come il Castello di Sarno e la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, che testimoniano la presenza di antiche comunità che si sono sviluppate lungo il corso del fiume.
Nonostante la sua importanza, il bacino ha subito nel corso degli anni diverse forme di degrado ambientale, a causa dell’inquinamento e della riduzione delle risorse idriche. Tuttavia, grazie all’impegno delle istituzioni e delle associazioni locali, si stanno mettendo in atto diversi interventi per preservare il fiume e valorizzarne le sue risorse.
In conclusione, questo fiume rappresenta un importante patrimonio naturale, culturale e storico per la Campania, e la sua tutela e valorizzazione sono fondamentali per garantire un futuro sostenibile per la regione.
Le principali località lungo il Tusciano : cosa vedere
Il fiume Tusciano attraversa diverse località del territorio campano, ognuna delle quali offre interessanti opportunità di visita.
Una delle prime città che incontriamo lungo il fiume è Sarno, dove nasce la sorgente che alimenta il fiume. Qui è possibile visitare il Castello di Sarno, un’imponente fortezza risalente al XIII secolo, che domina la città dall’alto. Inoltre, il centro storico di Sarno ospita numerose chiese e palazzi storici, tra cui la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, che conserva al suo interno importanti opere d’arte.
Proseguendo lungo il corso d’acqua, si giunge alla città di Siano, che si trova su una collina a circa 350 metri di altitudine e offre un panorama mozzafiato sulla Valle del Tusciano. Qui è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, una delle più antiche della zona, e il Castello di Siano, un antico maniero costruito durante il periodo normanno.
Successivamente, il fiume attraversa la città di Mercato San Severino, che deve il suo nome al santo patrono Severino, venerato nella città fin dal V secolo. Qui è possibile visitare la Chiesa di San Giovanni Battista, uno dei monumenti religiosi più importanti della città, nonché il Museo della Civiltà Contadina, che illustra la vita quotidiana delle comunità agricole della zona.
Infine, il rivolo sfocia nel Golfo di Salerno, nelle vicinanze della città di Baronissi, dove è possibile visitare il Santuario di San Michele Arcangelo, un luogo di culto molto antico che conserva al suo interno importanti opere d’arte.
In conclusione, il Tusciano attraversa diverse località che offrono interessanti opportunità di visita, tra monumenti storici, chiese antiche e musei che raccontano la storia e la cultura della Campania.
Accadde qui
Il fiume Tusciano, situato nella provincia di Salerno, è stato teatro di diversi avvenimenti storici e leggende che hanno contribuito a plasmare la cultura e la tradizione della zona.
Uno dei più importanti avvenimenti storici che si sono verificati lungo il fiume è la battaglia di Sarno, avvenuta il 3 febbraio 553 d.C. durante la guerra gotica tra l’Impero romano d’Oriente e il Regno ostrogoto. La battaglia vide contrapposte le truppe bizantine guidate dal generale Narsete e quelle gotiche del re Totila, e si concluse con la vittoria delle prime, che riuscirono a riconquistare Napoli e gran parte del Sud Italia.
In epoca medievale, il corso d’acqua rappresentava un importante snodo commerciale, grazie alla presenza di diverse città e castelli lungo le sue sponde. Nel 1130, ad esempio, qui si svolse il celebre incontro tra Ruggero II di Sicilia e papa Innocenzo II, che portò alla riconciliazione tra il papato e il regno normanno.
Non mancano poi le leggende legate al fiume. Una delle più famose è quella del “Drago del Tusciano”, una creatura mitologica che avrebbe abitato le acque del fiume, terrorizzando la popolazione locale. Secondo la leggenda, il drago fu infine ucciso dal santo patrono della città di Sarno, San Vittorino, che lo trafisse con la sua spada.
Un’altra leggenda racconta del “Tesoro del Tusciano”, una ricchezza nascosta nelle acque del fiume dai Longobardi durante le loro invasioni in Italia. Si narra che il tesoro sia ancora oggi custodito dallo spirito di una principessa longobarda, che lo difende dagli intrusi.
In conclusione, questo fiume rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la Campania, attraversato da leggende e avvenimenti che hanno contribuito a plasmare l’identità della zona.