
Il fiume Turano è un affluente del fiume Velino e si trova nella regione del Lazio, precisamente nella provincia di Rieti. Con i suoi 37 km di lunghezza, è uno dei fiumi più importanti della zona e presenta un bacino idrografico di circa 300 km².
La sorgente del fiume si trova in una zona montuosa, alle pendici del monte Terminillo, a un’altitudine di circa 1.400 metri sul livello del mare. Da qui, il fiume scorre verso sud-est, attraversando paesaggi incantevoli e luoghi di grande valore ambientale e culturale.
Il Turano è famoso per la sua bellezza e per la ricchezza di biodiversità che lo caratterizza. Lungo il suo corso, infatti, è possibile ammirare una grande varietà di specie vegetali e animali, tra cui numerose specie di pesci, uccelli e mammiferi.
Tra gli affluenti del fiume, i più importanti sono il torrente Rio Torto e il torrente fosso di Canepina. Questi corsi d’acqua contribuiscono a rendere il bacino idrografico del fiume ancora più vasto e variegato.
Il corso d’acqua è stato da sempre un importante punto di riferimento per la vita degli abitanti della zona. Infatti, fin dall’antichità, è stato utilizzato per l’irrigazione dei campi e per la produzione di energia idroelettrica. Inoltre, ha permesso lo sviluppo di attività come la pesca e la lavorazione del legno.
Il fiume è inoltre legato a numerose storie e leggende che lo rendono ancora più affascinante. Tra le più famose, quella che vede protagonista la nascita del fiume dalla spada di San Valentino, il patrono di Rieti, che avrebbe tagliato la montagna per far scaturire l’acqua.
Oggi, il fiume rappresenta non solo una risorsa preziosa per la comunità locale, ma anche un’attrazione turistica di grande interesse per chi ama la natura e la storia. Lungo le sue rive, infatti, è possibile visitare borghi antichi, castelli e chiese che raccontano la storia millenaria della zona.
In definitiva, il Turano è un tesoro della natura e della cultura del Lazio, che merita di essere preservato e valorizzato per le generazioni future. La sua bellezza e la sua importanza per la vita della comunità locale sono un esempio della straordinaria ricchezza del nostro paese, che va tutelata e valorizzata con cura e attenzione.
Le principali località lungo il Turano : cosa vedere
Il fiume Turano attraversa numerose località dotate di grande fascino storico, culturale e naturalistico. Una delle prime tappe che si possono fare è a Posticciola, un piccolo borgo che si affaccia sulle rive del fiume. Qui si può visitare la chiesa di San Rocco, risalente al XVI secolo e caratterizzata da una suggestiva facciata in pietra e mattoni rossi.
Proseguendo lungo il corso del fiume, si arriva a Castel di Tora, uno dei borghi più belli d’Italia. Qui si può ammirare il castello medievale, la chiesa di Santa Maria Assunta e la piazza del Municipio, con le sue case in pietra e le botteghe artigiane. Da non perdere anche una passeggiata lungo il lungolago, che offre uno spettacolare panorama sulle montagne circostanti.
Continuando verso valle, si arriva a Poggio Moiano, un centro abitato che si sviluppa sulla sponda sinistra del fiume. Qui si può visitare il santuario della Madonna delle Grazie, una chiesa barocca del XVII secolo che conserva pregevoli opere d’arte. Inoltre, nelle immediate vicinanze si trova la riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia, un’area protetta di grande valore ambientale e paesaggistico.
Altro luogo da visitare lungo il percorso del fiume è Rocca Sinibalda, un borgo medievale dominato dal castello dei Savelli. All’interno del castello si può visitare il Museo della Civiltà Contadina, che illustra la vita e le tradizioni degli abitanti della zona. Inoltre, Rocca Sinibalda è famosa per la produzione di orologi a pendolo, una tradizione artigiana che ha radici antiche.
Infine, non si può non citare il paese di Cittaducale, il centro abitato più grande della zona. Qui si trovano numerose chiese e monumenti di interesse storico, come la chiesa di Sant’Antonio Abate, la fontana del Borgo e il palazzo Baronale. Da Cittaducale si possono inoltre organizzare escursioni nella Valle Santa, una zona di grande suggestione paesaggistica che ospita il santuario di San Francesco.
In sintesi, le località bagnate dal Turano offrono una vasta gamma di attrazioni turistiche, tra cui borghi antichi, castelli, chiese, musei e parchi naturali. Il tutto in un contesto paesaggistico di grande bellezza, dove la natura è protagonista indiscussa.
Accadde qui
Il fiume Turano è stato testimone di numerosi avvenimenti storici e leggende che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria della comunità locale. Di seguito, una breve cronologia di alcuni di questi eventi.
– Nell’anno 271 a.C., il fiume fu teatro della celebre battaglia di Sentino, durante la seconda guerra punica. Qui, le legioni romane comandate da Publio Cornelio Scipione sconfissero l’esercito cartaginese guidato da Asdrubale Barca e Annibale.
– Nel Medioevo, il corso d’acqua fu al centro delle dispute tra le famiglie nobiliari della zona. Nel 1289, ad esempio, il castello di Rocca Sinibalda fu conquistato dalla famiglia dei Savelli, che da allora ne divennero i signori.
– Nel corso dei secoli, il fiume è stato anche protagonista di numerose leggende e miti. Una delle più famose riguarda la nascita del fiume dalla spada di San Valentino, il patrono di Rieti. Secondo la leggenda, infatti, il santo avrebbe tagliato la roccia della montagna con la sua spada, facendo scaturire l’acqua del rivolo.
– Nel XVII secolo, il fiume fu al centro di un importante progetto di bonifica idraulica, promosso dalla famiglia Barberini. Grazie a questo intervento, furono realizzati numerosi canali e opere di irrigazione che permisero lo sviluppo dell’agricoltura nella zona.
– Nel 1943, il corso d’acqua fu teatro di scontri tra le truppe tedesche e quelle alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare, il 4 giugno di quell’anno, i tedeschi fecero saltare il ponte di Posticciola per bloccare l’avanzata degli alleati.
– Negli ultimi decenni, il Turano è stato al centro di importanti progetti di recupero ambientale e turistico, finalizzati a valorizzare le sue bellezze naturali e culturali. Grazie a questi interventi, il fiume è diventato una meta turistica sempre più apprezzata dai visitatori.