Sangro

Il fiume Sangro è un corso d’acqua che si trova nel centro-sud Italia, precisamente nella regione Abruzzo. Nasce nella catena montuosa dell’Appennino abruzzese, nella Valle di Pietranziera, a un’altitudine di circa 1.800 metri sul livello del mare. Ha una lunghezza di 122 km e sfocia nel Mar Adriatico, precisamente presso la località di Torino di Sangro in provincia di Chieti.

È uno dei fiumi più importanti dell’Abruzzo sia per la sua lunghezza che per il suo bacino idrografico, che copre una superficie di circa 3.200 km². Il suo percorso attraversa numerose località della regione, dando vita ad un paesaggio naturale di grande bellezza.

Il fiume è alimentato da numerosi affluenti, tra cui il Rio di Fondillo, il Rio di Vallelonga, il Rio di Rava, il Rio di Canale, il Fiume Carapelle e il Fiume Verde. Tutti questi corsi d’acqua contribuiscono a renderlo un fiume di grande portata, con un regime fluviale molto variabile.

Il bacino del fiume è stato abitato fin dall’antichità, come testimoniano i numerosi siti archeologici presenti lungo il suo corso. In epoca romana il fiume era noto come Sagrus e costituiva un importante confine tra le regioni del Lazio e dell’Abruzzo. Durante la Seconda Guerra Mondiale la valle del Sangro divenne teatro di aspri combattimenti tra le truppe alleate e quelle tedesche, tanto che il fiume venne ribattezzato “Sangro Rosso”.

Oggi il corso d’acqua rappresenta una preziosa risorsa per la regione Abruzzo, sia dal punto di vista idrico che turistico. Lungo il suo corso si trovano numerose località storiche e naturalistiche di grande interesse, come la Riserva Naturale di Punta Aderci, la città di Castel di Sangro e il borgo medievale di Pietransieri.

Il fiume è inoltre molto apprezzato dagli amanti della pesca sportiva, grazie alla presenza di numerose specie ittiche tra cui la trota fario, il cavedano, il barbo, il persico reale e il luccio. In particolare, il fiume è conosciuto per la sua abbondanza di trote fario di grandi dimensioni, che attirano pescatori da tutta Italia.

Insomma, questo corso d’acqua rappresenta una delle più belle e preziose risorse naturali dell’Abruzzo, capace di incantare e affascinare chiunque si avvicini al suo corso. Grazie alla sua storia millenaria e alla sua bellezza paesaggistica, è un simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi, da scoprire e apprezzare con occhi curiosi e mente aperta.

Le principali località lungo il Sangro : cosa vedere

Il fiume attraversa numerose località della regione Abruzzo, ognuna con le sue peculiarità e attrazioni turistiche. Tra le principali località bagnate dal fiume, possiamo citare Castel di Sangro, Pietransieri e Torino di Sangro.

Castel di Sangro è una graziosa cittadina situata nel cuore dell’Appennino abruzzese, nota per la sua importante tradizione culinaria e per la sua architettura medievale. Qui, tra le principali attrazioni turistiche, si può visitare il Castello Pandone, un’antica fortezza risalente al XIII secolo, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, un edificio religioso con affreschi di grande valore storico-artistico. Inoltre, questo paese è un punto di partenza ideale per esplorare i paesaggi naturali dell’Appennino abruzzese, con numerose escursioni a piedi o in mountain bike.

Pietransieri è invece un piccolo borgo medievale situato sulle pendici del Monte Greco, a pochi chilometri dal Parco Nazionale d’Abruzzo. Qui, tra le principali attrazioni turistiche, si possono visitare il Castello Ducale, risalente al XIV secolo, la Chiesa di San Giovanni Battista, con affreschi e opere d’arte di grande valore, e il Museo della Civiltà Contadina, che racconta la storia e le tradizioni della vita rurale dell’Abruzzo.

Torino di Sangro, infine, è una località balneare situata alla foce del fiume, nota per le sue spiagge sabbiose e le acque cristalline del Mar Adriatico. Qui, tra le principali attrazioni turistiche, si possono visitare le numerose spiagge che costeggiano il litorale, come la Spiaggia di Le Morge, la Spiaggia di Marina di Torino e la Spiaggia della Costa dei Trabocchi, famosa per i suoi caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno.

In generale, le località bagnate dal fiume offrono molte opportunità per scoprire la cultura e le tradizioni dell’Abruzzo, tra monumenti storici, paesaggi naturali e specialità culinarie locali.

Accadde qui

Il fiume è stato teatro di numerosi avvenimenti storici e leggende, che ne hanno fatto una delle risorse culturali più importanti dell’Abruzzo.

Uno dei più importanti avvenimenti storici legati al fiume è senz’altro la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la valle del fiume divenne teatro di aspri combattimenti tra le truppe alleate e quelle tedesche. Nel novembre del 1943, le truppe alleate lanciarono l’Operazione Shingle, con l’obiettivo di sbarcare in Italia per liberare Roma. Le truppe tedesche opposero una forte resistenza, e la valle del Sangro divenne un vero e proprio campo di battaglia. Il fiume venne ribattezzato “Sangro Rosso” a causa dell’enorme quantità di sangue versato durante gli scontri.

Oltre agli avvenimenti storici, il corso d’acqua è legato anche a numerose leggende e storie popolari. Una delle più famose è quella della “Lupa del Sangro”, una creatura leggendaria che avrebbe abitato nei pressi del fiume. Secondo la leggenda, la Lupa sarebbe stata una sorta di ibrido tra lupo e cane, con un’enorme mole e una pelliccia scura. Si racconta che la creatura scendesse lungo il fiume durante le notti di luna piena, attaccando le greggi e terrorizzando gli abitanti dei paesi vicini.

Un’altra leggenda popolare legata al fiume è quella della “Morte del Sangro”, una figura femminile avvolta in un mantello nero che apparirebbe ai viandanti che attraversano il fiume durante le notti di luna piena. Secondo la leggenda, la Morte del Sangro sarebbe l’anima di una giovane donna che, dopo essere stata abbandonata dal suo amante, si sarebbe gettata nel fiume per togliersi la vita. Da allora, la sua anima vagherebbe lungo le rive del fiume in cerca di vendetta.

Insomma, il fiume rappresenta una delle risorse culturali più importanti dell’Abruzzo, con una storia millenaria ricca di avvenimenti storici e leggende popolari. Grazie alla sua bellezza naturale e alla sua importanza storica, è un simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi, da scoprire e apprezzare con occhi curiosi e mente aperta.