
Il fiume Bacchiglione è uno dei fiumi più importanti del Veneto, che attraversa le terre della provincia di Vicenza e Padova. Con una lunghezza di circa 118 chilometri, nasce dalle colline delle Prealpi venete, precisamente nei pressi del Monte Grappa, e sfocia nel fiume Brenta, nei pressi di Chioggia.
Il fiume è affiancato da numerosi affluenti, come il fiume Astico, che si unisce a pochi chilometri dalla sorgente del Bacchiglione, il fiume Tesina, il fiume Retrone e il fiume Muson dei Sassi. Tutti questi corsi d’acqua costituiscono un patrimonio naturale di inestimabile valore per il territorio veneto, contribuendo anche al rifornimento di acqua potabile per le città della regione.
Il corso d’acqua, come molte altre acque, ha subito nel corso dei secoli notevoli trasformazioni, dovute alla necessità di regolare il flusso delle acque per sfruttarle in agricoltura e per la produzione di energia. Tuttavia, negli ultimi anni, si sta cercando di preservare il fiume e di tutelare la sua biodiversità, creando aree di ripopolamento di specie ittiche autoctone e di protezione dell’habitat naturale.
Il fiume non è solo un tesoro naturale, ma anche un patrimonio storico e culturale. Infatti, ha segnato la storia di molte città del Veneto, come Vicenza, Padova e Chioggia, che si sono sviluppate grazie al commercio fluviale e alla presenza delle acque. In particolare, la città di Padova, attraversata dal fiume, è stata un importante centro culturale e religioso sin dall’epoca romana, grazie alla presenza della Basilica di Sant’Antonio e dell’Università, fondata nel XIII secolo.
Il fiume rappresenta quindi un importante simbolo della cultura e della storia veneta, oltre che un’importante risorsa per la vita quotidiana delle persone che abitano in queste terre. Infatti, offre molte opportunità di svago e di sport, come la pesca, il canottaggio e il kayak.
In conclusione, il Bacchiglione è un patrimonio naturale, storico e culturale di inestimabile valore per il Veneto. Preservare il fiume significa proteggere la biodiversità, la storia e la cultura delle città che lo attraversano, garantendo un futuro migliore per le prossime generazioni.
Le principali località lungo il Bacchiglione : cosa vedere
Il fiume Bacchiglione attraversa numerose località del Veneto, offrendo molteplici opportunità di visita e di scoperta.
Una delle città più importanti che il fiume attraversa è sicuramente Padova, con il suo centro storico ricco di monumenti e di luoghi di interesse culturale e religioso. Tra le principali attrazioni che si possono visitare a Padova grazie alla presenza del fiume ci sono il Palazzo della Ragione, le famose Piazze delle Erbe e della Frutta, la Basilica di Sant’Antonio e il celebre Prato della Valle, uno dei più grandi e suggestivi spazi verdi del centro storico.
Anche Vicenza, altra città attraversata dal fiume, offre molte occasioni di visita e di scoperta. In particolare, il centro storico di Vicenza, con le sue numerose architetture di Palladio, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Tra i principali luoghi da visitare a Vicenza si segnalano la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, la Chiesa di Santa Corona e la Cattedrale di Santa Maria Annunciata.
Altre località interessanti che il fiume attraversa sono le città di Este, Montagnana e Cittadella, caratterizzate da bellissimi centri storici medievali e da un’atmosfera suggestiva e romantica. Este, ad esempio, è famosa per la presenza del Castello Carrarese, un’importante fortezza costruita nel Trecento, mentre Montagnana e Cittadella sono note per le loro antiche cinte murarie e per le numerose torri e bastioni.
Infine, non si può tralasciare la città di Chioggia, dove il Bacchiglione sfocia nel mare Adriatico. Chioggia è una delle principali località balneari del Veneto, caratterizzata da un vivace porto turistico, dalla presenza di splendide spiagge e da un centro storico affascinante e pieno di vita. Tra le principali attrazioni che si possono visitare a Chioggia ci sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Palazzo del Comune, il Museo Civico e la Torre dell’Orologio.
Accadde qui
Il fiume Bacchiglione, uno dei maggiori corsi d’acqua del Veneto, ha segnato la storia di molte città e territori che attraversa. Lungo il suo corso, infatti, si sono susseguiti eventi importanti e leggende affascinanti, che ne hanno fatto parte integrante della cultura e della tradizione del territorio.
Uno degli eventi storici più importanti che ha coinvolto il fiume è la Battaglia di Monselice, avvenuta il 5 agosto del 1248. In quella data, le truppe del Comune di Padova sconfissero quelle del Comune di Verona, che tentavano di conquistare Monselice, una città fortificata situata sulle colline che dominano il fiume Bacchiglione. La battaglia ebbe luogo proprio lungo le rive del fiume, dove i soldati si scontrarono in una violenta lotta che durò diverse ore. La vittoria dei padovani segnò la fine dell’assedio e la salvezza di Monselice.
Una leggenda molto diffusa riguardante il fiume è quella del “Drago di San Pietro”, un mostruoso rettile che avrebbe abitato le sue acque. Secondo la leggenda, il drago terrorizzava la popolazione di San Pietro di Stra, un paese situato sulla riva del fiume, attaccando le barche e uccidendo i pescatori. La leggenda narra che il drago fu infine ucciso da un coraggioso cavaliere, che lo sconfisse grazie alla forza della sua spada e alla sua abilità nel combattimento.
Un altro evento storico importante legato al fiume è la costruzione del monastero di Santa Giustina a Padova, avvenuta nel V secolo d.C. Secondo la leggenda, il monastero fu fondato proprio sulle rive del fiume, in un luogo dove la santa avrebbe apparso in sogno a un sacerdote, indicandogli il luogo dove avrebbe voluto che fosse costruita la sua chiesa. Il monastero di Santa Giustina divenne poi uno dei centri religiosi più importanti del Veneto, ospitando tra l’altro le reliquie del santo patrono della città, Sant’Antonio.
Infine, non si può non citare l’importante evento della Bonifica Padana, che interessò il fiume nel corso del XX secolo. Con l’avvento della meccanizzazione agricola e dell’industrializzazione, infatti, il corso d’acqua e le sue acque subirono un’importante trasformazione, che portò alla bonifica di gran parte delle terre circostanti. Questo evento segnò una svolta storica per il territorio, contribuendo alla nascita di nuove attività economiche e alla crescita della popolazione.